Archivio storico Lugano

I 50 anni del Palazzo dei Congressi

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Sede di un’importante fiera del bestiame sin dal Cinquecento, questa zona della città ha mantenuto la sua secolare vocazione di luogo d’incontro e di scambi economici, sociali e culturali. Dal 1975 il Palazzo dei Congressi è il cuore pulsante di queste condivisioni insieme a Villa Ciani e all’Asilo Ciani. Le strutture, gestite da Lugano Convention & Exhibition, marchio della Divisione eventi e congressi della Città, sono tutt’oggi degli spazi molto apprezzati e richiesti.

 

Per ricordare questo anniversario la Divisione cultura della Città di Lugano ha digitalizzato un gran numero di fotografie scattate da Vincenzo Vicari e allestito un’esposizione all’aperto, così come è in preparazione un volume dedicato all’argomento; parallelamente, l’Archivio amministrativo della Città di Lugano, che conserva i nastri originali delle sedute del Consiglio comunale cittadino, ha selezionato alcuni estratti audio relativi alla storia del Palazzo dei congressi attraverso le parole della politica.

 

Su questa pagina, realizzata in occasione della Giornata mondiale del Patrimonio audiovisivo patrocinata dall’Unesco, si ripercorre la storia del luogo che ora ospita il Palazzo dei Congressi, attraverso testi, immagini e contenuti audio.

Il castello rinascimentale di Lugano

Ricostruzione dell’assedio di Lugano (Inklink Musei–Simone Boni)

 

Piazza Castello deve il suo nome alla fortezza di epoca rinascimentale che Ludovico Maria Sforza, il Moro, fece erigere sulla piana del Cassarate tra il 1498 e il 1499, anno in cui il borgo di Lugano, nel contesto delle guerre tra Confederati, francesi e Stati italiani per il controllo della Lombardia, passò in mano francese. Assediato due volte dai Confederati, che lo conquistarono nel 1512, il castello di Lugano fu demolito nel 1517. Nel 1970 durante gli scavi per la costruzione del Palazzo dei Congressi furono ritrovati i resti di due torri, una a base rotonda e l’altra a base quadrata.

Il palazzo dei Beroldingen

Vincenzo Vicari, Casermette in Piazza Castello

 

Demolito il castello, il terreno passò alla Comunità di Lugano attorno al 1526 e per quasi un secolo venne destinato a ospitare attività che dovevano restare fuori dal centro abitato: un lazzaretto con sei celle, un’osteria per le quarantene e l’abitazione del boia. All’inizio del Seicento l’area cambiò destinazione e venne riqualificata. Sebastiano Beroldingen, cancelliere della Comunità, negli anni 1621-23 acquistò terreni e fabbricati e vi costruì la sua abitazione. Gli edifici annessi al palazzo – due stalle, una casa con cantina e una ghiacciaia – probabili trasformazioni di preesistenze cinquecentesche, furono demoliti nel corso del Novecento. Il palazzo dei Beroldingen passò alla famiglia Farina nel 1751.

Dalla fiera del bestiame a piazza Indipendenza

Rocco Torricelli, Veduta de Contorni di Lugano dove si fa la fiera, inchiostro e acquarello su carta, 1799

 

La piazza situata tra il palazzo Beroldingen e la porta orientale del borgo di Lugano era riservata sin dal Cinquecento alla più importante fiera del bestiame delle regioni a sud delle Alpi, durante la quale venivano venduti fino a 15’000 bovini e 800 cavalli provenienti dai cantoni svizzeri. La fiera perdette definitivamente importanza con l’apertura della ferrovia del San Gottardo nel 1882. Nel 1898, in occasione dei festeggiamenti del primo centenario dell’indipendenza ticinese, la piazza fu dedicata all’Indipendenza e il suo obelisco, fino ad allora sormontato da un’antica croce in ferro, venne trasformato su progetto dell’architetto Otto Maraini da monumento religioso a segno patriottico liberale.

Villa Ciani

Vincenzo Vicari, Villa Ciani vista dalle scuderie, 1969

 

Sede del governo cantonale tra il 1827 e il 1833, Palazzo Farina diventò nel 1840 la residenza dei fratelli Giacomo e Filippo Ciani. Il volto neoclassico attuale della villa si deve alla ristrutturazione operata dall’architetto Luigi Clerichetti, che aggiunse sul lato nord le scuderie a forma di tenaglia. Nel 1912 la Città acquistò la villa e il parco circostante per farne la sede del Museo storico e del Museo di Belle arti della fondazione Caccia e, più tardi, anche un luogo destinato alle attività di rappresentanza del Municipio. Dal 1922 al 1966 il fabbricato annesso, noto come “Casermette”, fu la sede dei Civici pompieri di Lugano. Villa Ciani è stata restaurata tra il 1995 e il 1998 su progetto dell’architetto Gianfranco Rossi.

Lugano polo turistico congressuale

 

Lugano conobbe la sua fortuna come meta turistica dalla seconda metà dell’Ottocento: l’industria alberghiera beneficiò di una crescita progressiva fino alla Grande guerra. In seguito, la città diventò meta di numerosi visitatori grazie a manifestazioni di rilevanza nazionale (la Fiera Svizzera e la Festa della Vendemmia), ma anche come polo congressuale.

Già dalla fine degli anni Trenta si immaginò di erigere un edificio che potesse fungere da sede per la fiera e per le assemblee. Nel 1942 gli architetti Augusto Guidini junior, Americo e Attilio Marazzi presentarono il primo progetto per il “Palazzo della Fiera e dei Congressi”, che non fu mai realizzato.

Il Palazzo dei Congressi

Vincenzo Vicari, Cantiere per la costruzione del Palazzo dei Congressi, 1971

 

Nel 1958 la Pro Lugano chiese all’arch. Alberto Camenzind di individuare la migliore ubicazione per un palazzo dei congressi. Per la vicinanza a Villa Ciani, al Teatro Kursaal e al centro, Piazza Castello risultò essere la sede più idonea e nel 1961 il Consiglio comunale approvò l’edificazione. Il progetto non fece però l’unanimità perché prevedeva l’abbattimento delle casermette e del maneggio. A seguito di un referendum, nel 1962 i cittadini avallarono la costruzione del Palazzo dei Congressi in Piazza Castello. Nel 1963 lo studio basilese Otto & associati vinse il concorso d’architettura e l’edificio fu inaugurato il 6 dicembre 1975 con un concerto dell’orchestra della Radiotelevisione della Svizzera italiana.

La nuova Piazza Castello

Nel 2004, in concomitanza con la realizzazione dell’autosilo sotterraneo, la Città bandì un concorso di progettazione per la sistemazione dell’arredo urbano di Piazza Castello e Piazza Indipendenza, che prevedeva anche il completamento logistico del Palazzo dei Congressi e della sua facciata. La giuria premiò il progetto degli architetti Giraudi & Wettstein e dell’architetto paesaggista Paolo Bürgi, che fu in seguito realizzato parzialmente. Fu infatti creata solo la nuova piazza, inserendo tre tettoie ovali e alcune piante, collegando così l’area urbana al parco Ciani e facilitando l’accesso a Palazzo dei Congressi. Uno spazio pubblico che oggi continua a vivere grazie a mostre e ad attività aperte al pubblico.

Estratti audio delle sedute del Consiglio comunale

Fra 2021 e 2024, con il sostegno di Memoriav e della Divisione della Cultura e degli Studi Universitari del Cantone Ticino, e grazie al supporto tecnico della Fonoteca nazionale svizzera, l’Archivio amministrativo della Città ha proceduto alla digitalizzazione e documentazione di tutte le registrazioni delle sedute del Consiglio comunale della Città fra 1962 e 2003.

 

Sul tema Palazzo dei Congressi in quegli anni sono avvenute tantissime discussioni, tutte ascoltabili nel catalogo della Fonoteca nazionale.
Eccone una selezione:

 

 

1. Il Consigliere comunale Nello Celio riflette sulla difficoltà di trovare un accordo sull’ubicazione del Palazzo dei Congressi, 09.04.1962 (18BD3605).

 

2. Il Vicesindaco Ferruccio Pelli ringrazia il Consorzio “Palazzo dei Congressi” per questo nuovo progetto, invita il Consiglio comunale ad approvarlo per evitare che venga costruito a Locarno, Ascona o a Bellinzona, 09.04.1962 (18BD3606).

 

3. Il Vicesindaco Ferruccio Pelli chiarisce come sarà finanziato il Palazzo dei Congressi, 09.04.1962 (18BD3606).

 

4. Il Sindaco Paride Pelli difende a spada tratta la scelta coraggiosa di costruire il Palazzo dei Congressi e attacca chi ha posto una Riserva sul Rapporto commissionale, 10.04.1967 (18BD3626).

 

5. Analisi approfondita da parte del Consigliere comunale Didier Wyler sul raddoppio del costo del Palazzo dei Congressi, sulle mancate informazioni relative al progetto e sulla sua probabile acquisizione da parte del Comune, 10.04.1967 (18BD3626).

 

6. Scambio tra l’Onorevole Ernesto Hunziker e il Sindaco Ferruccio Pelli sull’esplosione dei costi di costruzione del Palazzo dei Congressi, 23.12.1974 (26BD2326).

 

7. L’Onorevole Francesco Bassi chiede che vengano eliminate le barriere architettoniche presenti al nuovissimo Palazzo dei Congressi, 24.03.1975 (26BD2328).

 

8. Il Sindaco Ferruccio Pelli fa un primo bilancio, a un anno e mezzo dalla sua inaugurazione, dell’attività del Palazzo dei Congressi. Riflette sul suo futuro e sulla sua gestione da parte della Pro Lugano, 16.05.1977 (26BD2343).

 

9. L’Onorevole Giuseppe Curonici riflette sui criteri e sulle modalità di concessione del Palazzo dei Congressi. Il Sindaco Ferruccio Pelli spiega le condizioni di utilizzo delle diverse sale e il loro costo, 26.06.1978 (26BD2352).

 

10. L’Onorevole Giovanni Orelli chiede informazioni sul rifiuto di ospitare il Concerto degli Inti Illimani al Palazzo dei Congressi, 25.09.1978 (26BD2353).

 

11. L’Onorevole Angelo Paparelli ritiene che ci dovrebbe essere un controllo etico sul tipo di eventi che si svolgono al Palazzo dei Congressi. Il Sindaco Giorgio Giudici ritiene invece che ci sia la libertà di espressione, salvo eccezioni radicali e pericolose, 06.11.1989 (26BD2509).

 

12. L’Onorevole Gianrico Corti dà conto dei limiti logistici del Palazzo dei Congressi per l’organizzazione del Congresso sui Linfomi, organizzato dal Dottor Franco Cavalli. Il Sindaco Giorgio Giudici sostiene che per preservare la vocazione congressuale di Lugano occorrerà pianificare una nuova struttura in zona Campo Marzio Nord, 30.09.1996 (26BD2632).

Immagini scattate da Vincenzo Vicari